Trekking sotto le Stelle

🌌 Trekking sotto le stelle con AstroQuasar 🌌

Unisciti a noi il 6 giugno 2024 alle ore 21:30 per un’esperienza magica di trekking notturno!

👟 Percorso semplice di 2 km adatto a adulti e bambini

📍 Partenza: Centro Scienze Naturali a Galceti

📍 Arrivo: Cave del Monferrato

📍 Ritorno: Centro Scienze Naturali a Galceti

Durante la serata, i nostri esperti vi guideranno nella scoperta del cielo notturno d’estate e delle sue meravigliose costellazioni. Avrete l’opportunità di osservare il cielo con le nostre attrezzature professionali!

🔹 Cosa portare:

  • Indumenti adatti alla temperatura serale/notturna
  • Scarpe comode
  • Torcia
  • Stuoia per sedersi o sdraiarsi
  • Binocolo (se posseduto)

📞 Prenotazione obbligatoria: 331 1679048 ⏰ Massima puntualità richiesta: ritrovo al cancello del Centro Scienze Naturali a Galceti ore 21:30

Attività a offerta libera. Evento soggetto alle condizioni meteo.

Non perdete questa occasione di vivere una serata sotto le stelle con AstroQuasar! 🌠✨

Magie d’Estate sotto il cielo stellato

Durante queste serate avremo l’opportunità di esplorare le meraviglie del cielo notturno attraverso i nostri telescopi. I nostri esperti astrofili saranno presenti guidare nell’osservazione del cielo estivo, della Luna e delle stelle, nebulose e galassie, fornendo spiegazioni dettagliate e rispondendo a qualsiasi domanda. Serata a offerta libera.

Il programma della serata potrebbe il seguente:
– 21:30: Accoglienza e registrazione
– 22:00 Introduzione all’astronomia e spiegazione del cielo notturno coi nostri laser
– 22:30: Inizio delle osservazioni con telescopi
– 23:30 (orario aperto comunque) Conclusione dell’evento.

Tutto in una notte

🌌✨ Tutte in una notte… ✨🌌

Non perdetevi l’evento di AstroQuasar! 🚀 Giovedì 30 maggio 2024 alle ore 21:30 presso il Museo Italiano di Scienze Planetarie Fondazione ParSec, esploreremo insieme le meraviglie delle costellazioni visibili nel cielo estivo. 🌠🔭

Un’occasione unica per appassionati di astronomia e per chi vuole scoprire i segreti del nostro cielo notturno. ✨✨

📍 Via Galcianese 20/H – 59100 Prato 📞 Info: 331 1679048

Vi aspettiamo numerosi sotto le stelle! 🌌🔭 #AstroQuasar #Costellazioni #CieloEstivo #Astronomia #Prato

In Principio il Buio

📅 Evento AstroQuasar – “In Principio il Buio” 🌌

Siamo lieti di invitarvi a una serata imperdibile con il professor Davide Casarosa che ci condurrà in un affascinante viaggio alla scoperta dei primi istanti dell’universo. Parleremo dei primi 3 minuti dopo il “Big Bang”, un momento cruciale nella storia cosmica.

L’evento si terrà il 23 maggio alle 21:30 presso il Museo di Scienze Planetarie di Prato. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti gli appassionati di astronomia e scienze. Non mancate!

Per info  331 1679048 anche WhatsApp

Giornata Internazionale dei Planetari

07 MAGGIO 2024 GIORNATA INTERNAZIONALE DEI PLANETARI

MARTEDI’ 7 MAGGIO 2024

“GIORNATA INTERNAZIONALE DEI PLANETARI  ”

Il 7 maggio 2024 si celebra un evento straordinario: la Giornata Internazionale dei Planetari,

Questa giornata rappresenta un’occasione unica per immergersi nelle meraviglie dell’universo attraverso spettacoli offerti dai Planetari di tutto il mondo. 

Celebreremo questo evento con la riapertura del Planetario presso il Museo Italiano di Scienze Planetarie. 

Per l’occasione faremo 3 spettacoli: ore 18:00  ore 19:00 e ore 21:30 con ingresso  gratuito.

Gli spettacoli avranno una durata di circa 30 minuti e sono adatti a un pubblico di adulti e bambini.

Numero massimo di partecipanti per ogni spettacolo 15 persone.

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA AL N. 331 1679048 anche WhatsApp

Alla sera, se il meteo lo consentirà, faremo osservazione del cielo coi nostri telescopi

10 orizzontale 8 lettere: cresce sempre nel tempo

Una serata imperdibile per parlare di una delle grandezze fisiche più intriganti dell’Universo: l’entropia. Relatore d’eccezione il professor Massimo Mazzoni, astrofisico, ex docente del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università degli Studi di Firenze. Presidente del Comitato per la Divulgazione dell’Astronomia fiorentino.

Ingresso libero – Prenotazione obbligatoria al n. 331 1679048 (anche tramite whatsApp).

 

ARREST heinrich Ludwig ( 1822-75) astronomo tedesco.

nato a Berlino , lavorò negli osservatori di Berlino, Lipsia e copenaghen.da Berlino, nel settembre 1846, identificò per la prima volta, insieme a Johann Gottfried galle , il pianeta nettuno, sulla base dei calcoli forniti da Urban le verrier. Grande specialista dell’ astronomia di posizione, scopri il pianetino freis e calcolò le orbite di molte comete. Tratto dal libro: astronomia e cosmologia di John gribbin. Foto: Wikipedia.

A CHE SERVE UN TELESCOPIO?

prima che esploda il coro per dire: ” a ingrandire”, oppure ” ad avvicinare”, vi tappo la bocca perché fareste una pessima figura. E vi comunico, nello stesso tempo, che il telescopio , per quanto riguarda le stelle, non ingrandisce e non avvicina. Spiacente di procurarvi questa delusione e questa amarezza, vi ricorderò che le stelle sono estremamente lontane e che anche ammettendo che un telescopio abbia un ” ingrandimento” di 500, 1000 volte non cambia nulla. una stella è puntiforme e rimane un punto nel campo del telescopio . E allora perché si adoperano i telescopi nelle osservazioni stellari? Dovete pensare un momento a come funziona l’ occhio . aiutandovi a guardare la figura qui sotto, la stella S irradia energia in tutto lo spazio. Non c’è motivo di credere , almeno quando si affronti il problema in termini generali , che l’ irraggiamento abbia direzioni differenziali.di questa energia una parte entra nell’ occhio . È quella che sta nel cono avente per base la pupilla e per altezza la distanza che separa l’ occhio dalla stella. Si tratta di un cono ben stretto .ora, l’ organo della vista , occhio – nervi- parte del cervello, funziona ( e noi vediamo) solo sé l’ energia entrata nell’ occhio supera un volume minimo ( o valore di soglia , diverso da individuo a individuo) .se è inferiore , non c’è nulla da fare . Ci si può sforzare in tutti i modi , o fissare per lungo tempo il punto nel quale si suppone che esista una sorgente di luce , non si vede niente. buio. Ma l’energia che arriva al telescopio è più grande di quella che arriva alla pupilla di quanto l’ area dell’ obbiettivo è più grande dell’ area della pupilla. poiche questa è, più o meno , al buio , di 20 mm quadrati, si può calcolare subito che un telescopio di 30 cm di diametro ( è un telescopio questo che può trovarsi con una certa frequenza negli osservatori degli astrofili) riceve circa 3500 volte più energia di quanta ne riceva l’ occhio , nelle stesse condizioni , dalla stessa stella .un telescopio da 100 cm di diametro ( è un telescopio medio) ne riceve invece 40000 volte di più .ora ,se si tiene conto che il telescopio è fatto in modo da convogliare tutto quello che riceve dalla stella dentro l’ occhio , appare chiaramente che guardare con un telescopio è come guardare con un occhio avente una pupilla grande quanto l’ obbiettivo .nei casi detti si riceverà , quindi , 3500 e, rispettivamente , 40000 volte più radiazione. E poiché , come è stato detto e come vedremo subito , un fattore 100 equivale a 5 classi di magnitudine, col primo telescopio si potranno vedere stelle fino alla 15 esima magnitudine ( se a occhio nudo si vedono stelle della sesta magnitudine) e col secondo fino alla diciassettesima e mezza. In realtà le cose non vanno così bene; ci sono perdite ed effetti vari che abbassano il limite della visibilità di una , due magnitudini, ma non v’è alcun dubbio che stelle prima visibili , se Ve ne sono , diventano visibili .e Ve ne sono, e sono una miriade. a puntare il telescopio verso zone della via lattea c’è veramente da restare inpressionati. Allora è chiaro ; il telescopio non ingrandisce e non avvicina le stelle ma permette di vedere cose , stelle ed altri oggetti di cui si sarebbe giurato che non c’ era nulla.

effetto dell’ utilizzazione del telescopio nelle osservazioni stellari. l’ energia stellare raccolta dall’ occhio è quella contenuta nel cono avente per vertice la stella e per base la pupilla dell’ occhio , cioè quella contenuta nell’ angolo solido w. L’ energia raccolta dal telescopio è inviata alla pupilla dell’ occhio è invece quella contenuta nell’ angolo solido w.’ data l’ enorme distanza della stella , l’ obbiettivo del telescopio e la pupilla dell’ occhio sono alla stessa distanza dalla stella. Tratto dal libro: cento miliardi di stelle, il mestiere dell’ astronomo. Di Mario rigutti.

PIANETI ESTERNI , seconda parte.

Nettuno pur essendo più lontano dal sole di urano , ha la stessa temperatura superficiale al livello superiore delle nubi; cioè 216 gradi centigradi sotto zero . Dal sole giunge una quantità di radiazione che decresce con il crescere del quadrato della distanza da esso: tale radiazione viene in parte diffusa dall’ atmosfera che la rinvia nello spazio interplanetario e in parte viene assorbita dagli strati più profondi dell’ atmosfera stessa che si riscalda e la rimette sotto forma di radiazione infrarossa .ciò che viene misurato è la somma del calore proprio del pianeta e della radiazione solare assorbita e riemessa. Quindi, per giove , Saturno e Nettuno il bilancio è positivo, mentre per urano si ha un bilancio in pareggio. A differenza dei pianeti terrestri in cui la maggior parte o tutta la massa del pianeta è allo stato solido , i pianeti giganti sono in gran parte formati da materia allo stato liquido . Inoltre mentre gli elementi più leggeri e più abbondanti nell’ universo, vale a dire idrogeno ed Elio , sono quasi del tutto sfuggiti all’ attrazione gravitazionale dei pianeti terrestri, essi rappresentano i maggiori costituenti dei pianeti giganti, come rivela anche la bassa densità media di questi ultimi: circa 1,25 grammi per centimetro cubo per giove e urano, 0,69 grammi per centimetro cubo per Saturno , cioè meno dell’ acqua , per cui in un oceano capace di contenerlo, Saturno galleggerebbe; infine , 1,64 grammi per centimetro cubo per nettuno. Le atmosfere dei quattro pianeti giganti sono assai estese , elevandosi fino a una distanza pari al 20-30 % del raggio del pianeta e sono prevalentemente composte , come già accennato, di idrogeno ed Elio , in percentuali abbastanza simili a quelle solari, oltre che di notevoli quantità di metano e ammoniaca. Tutti, in maggiore o minor misura, mostrano evidenza di nubi e di vortici ,cioe di condizioni meteorologiche variabili e anche , come nel caso della famosa “macchia rossa” di giove, formazioni cicloniche di durata multisecolare. In questa immagine vediamo che l’ idrogeno liquido si forma sotto l’ enorme pressione dell’ interno di giove. Gli elettroni sono strappati al nucleo e si muovono liberamente come avviene nei metalli : per tale motivo si parla di idrogeno liquido metallico. Tratto dal libro : alla scoperta del sistema solare di: Alessandro braccesi, Giovanni caprarica, margherita hack.

Che cosa è l’Astronomia?

ANNULLATO a data da destinarsi

Vi aspettiamo numerosi. L’ingresso è libero.

Info e prenotazioni al n. 331 1679048 anche su whatsapp