LINX , LA LINCE – O LA TIGRE

la mitologia di questa costellazione , ci dice , che fu introdotta da HEVELIUS per ” organizzare” le stelle di una zona del cielo lasciata dagli antichi priva di qualsiasi composizione . Così ARATO: ” una dopo l’ altra, disperse , senza nome ruotano ” . Ma per quale ragione HEVELIUS avesse scelto la lince per rappresentare questa insignificante parte del cielo , non si sa con certezza, e la sua ultima spiegazione che uno dovrebbe avere gli occhi di una lince per vederla , deve essere stato un ripensamento di ripiego. Tuttavia si trova già un riferimento su di essa, fatto da BARTSCHIUS, il genero di klepero, nel 1624 , che cita la regione come le ” macchie sulla tigre”. Tratto dal libro: il libro delle stelle di Peter Lancaster Brown.l

LA COSTELLAZIONE DELLA POPPA NELLA MITOLOGIA.

ARGO era il nome della famosa nave che portò Giasone ed i suoi cinquantaquattro compagni argonauti nella Colchide in Tessaglia, circa nel 1263 a.c., quando essi si avventurarono alla ricerca dell’ vello d’ oro. Si ritiene che l’ imbarcazione fosse armata con cinquanta remi e che, sulla prua, portasse un pezzo della quercia parlante di dodona per guidare e dare consigli al suo equipaggio. Svariate fonti autorevoli attribuiscono alla leggenda provenienze diverse. Una versione afferma che la leggenda greca è fondata su una precedente storia popolare egizia che si riferiva a Noè e alla sua famiglia quando si misero in salvo durante il diluvio. In un altra versione essa simbolizza la prima nave che attraversò i mari e che, molto prima dell’ epoca di Giasone , portò danao e le sue cinquanta figlie dall’ Egitto a rodi . Sir isaac Newton fece indagini sull’ origine di questa nave ed alla fine si persuase che risaliva ad una data posteriore di quarantadue anni alla morte del re salomone, o circa al 940a.c. tuttavia gli studi di newton , relativi alla ricerca delle origini delle costellazioni , risultarono di gran lunga meno positivi dei suoi studi sulla gravità. Tratto dal libro: ll libro delle stelle, di Peter Lancaster Brown

ORIONE, O IL CACCIATORE .

si ritiene che il nome orione sia derivato da vraanna che significa la ” luce del cielo”. Secondo l’ antico mito, orione era un uomo di statura gigantesca e di grande fama come cacciatore che accompagnava Diana e latona a caccia nell’ isola di creta. In seguito mori’ per morso di uno scorpione che la terra fece scaturire sotto i suoi piedi per punirlo della sua vanità, essendosi vantato che non esisteva alcun animale che egli non potesse sottomettere. Dopo la morte , per richiesta di Diana, fu posto fra le stelle in una posizione direttamente opposta a quella dello scorpione in modo tale da non essere mai visto nel cielo insieme al suo nemico. Tratto dal libro: il libro delle stelle di Peter Lancaster Brown.

IL CANE MINORE

le varie leggende che riguardano il cane minore sono molto differenti. I poeti greci ritennero che voleva significare uno dei cani che appartenevano alla muta di orione ma altri dicono che sia il fedele moera che apparteneva ad Icaro e dopo la morte del suo padrone , per la disperazione , si getto’ in fondo a un pozzo . Gli egizi lo riconobbero come un compagno del cane maggiore che aveva grande significato nel predire l’ inondazione del Nilo .in alcune antiche mappe arabe è rappresentato da un albero. Tratto dal libro: il libro delle stelle di Peter Lancaster Brown.

IL CANCRO

una leggenda mitologia ci racconta che il cancro era l’ animale mandato da giunone a disturbare ercole durante il combattimento con l’ idra di lerna attaccandosi al piede del grande guerriero. Tuttavia, vi è una grande confusione, perché i greci, dopo aver copiato il segno, lo rappresentavano con due asini per commemorare gli animali che aiutavano giove nella sua vittoria contro i giganti. Julius Schiller raffigurò il gruppo come s. Giovanni evangelista. Nella filosofia caldea, e più tardi in quella dei platonici. Il cancro simbolizzava la ” porta dell’ uomo” attraverso la quale le anime discendevano dal cielo per entrare nella forma umana; il capricorno rappresenta invece la porta attraverso la quale salivano in cielo dopo la morte terrena. Tratto dal libro “il libro delle stelle” di Peter Lancaster Brown.

LA MITOLOGIA DEL TORO.

il toro ♉ è una delle costellazioni più antiche, e molte delle prime civiltà gli hanno attribuito un’ importanza considerevole nel creare le loro mitologie; si possono trovare molti riferimenti in fonti egizie , ebraiche e greche. La costellazione è anche importante perché in qualche cosa rassomiglia alla forma dell’ animale che rappresenta, e la stella giallo arancio aldebaran ( alfa TAURI) riproduce accuratamente l’ occhio del toro. In alcune configurazioni, più moderne, le tribù indie del sud america lo hanno considerato sotto l’ aspetto di un tapiro. nella mitologia greca il segno commemora l’ animale che portò Europa sana e salva attraverso il mare fino a Creta; aveva tuttavia il suo posto come gruppo zodiacale molto prima che esistesse la civiltà greca.gli antichi egizi lo adoravano sotto il nome di APIS, i due api , e i persiani come MITRA. Nell’ Europa nord occidentale era venerato dai celti e, quando il sole ☀️ entrava nella costellazione, i druidi celebravano la festa pagana dei tori. I romani costruirono ad eboracum ( jork) un tempio dedicato a serapide, l’ incarnazione divina del toro ♉, dove venivano accesi grandi fuochi e si ardevano vittime in sacrificio per onorare gli dei della terra e della fertilità. Le cinque stelle più luminose, che formano l’ ammasso delle iadi , si ritiene che rappresentino cinque delle dodici figlie di atlante, il re della Mauritania , e di sua moglie pleione . I loro nomi erano phaola, ambrosia, Eudora, coronis( coronide) e poljxo ; esse furono trasformate in stelle per il dolore che manifestarono per la perdita del loro fratello hjas. Nei tempi antichi le iadi erano utilizzate per le previsioni astrologiche e al loro sorgere indicavano l’ imminenza di grandi piogge. L’ ammasso delle pleadi rappresenta le altre sette figlie di atlante , sorelle delle iadi . I loro nomi erano: alcione, Merope,maia, Electra, taygete,sterope e celaeno. La leggenda racconta che Merope fu la sola sorella che sposò un mortale , ed è per questa ragione che è la stella più debole delle altre. Per un periodo le pleadi vennero rappresentate da una chioccia con i pulcini. ( Racconto tratto dal libro: il libro delle stelle, di Peter Lancaster Brown)