GALASSIE SUL DIAPASON.

nel 1919 venne assunto all’ osservatorio di monte Wilson Edwin Hubble , che due anni prima , dopo aver consegnato in tutta fretta il dottorato , si era arruolato nell’ esercito per dare il proprio contributo alla prima guerra mondiale Hubble si interessava alle ” nebulose a spirale” fin dal 1924 , quando aveva iniziato una serie di osservazioni dettagliate della galassia m31 , che ai tempi veniva chiamata ” nebulosa di Andromeda” . Grazie al riflettore hooker, HUBBLE riuscì a osservare in quella nebulosa un campione di stelle dette ” cefeidi” , stelle variabili che gli astronomi avevano da poco imparato a usare come candele standard per la determinazione delle distanze cosmiche. Dimostrò così che la ” nebulosa” di Andromeda distava almeno un milione di anni luce, molto oltre i confini della via lattea. Osservazioni successive mostrarono che la distanza di Andromeda è più del doppio di quanto stimato da HUBBLE , ma già nel primo risultato fu determinante per dimostrare che quelle nebulose a spirale, che noi oggi sappiamo essere galassie esterne alla nostra, assomigliavano molto agli universi isola immaginati da Kant due secoli prima. Dopo la presentazione sulla galassia di Andromeda , tenuta il 1 gennaio 1925 al congresso della società americana , Hubble continuò a osservare e fotografare galassie . Analizzandone i dettagli e la morfologia, inizio’ a chiedersi se era possibile in qualche modo classificarle in base al loro aspetto .il risultato di quel primo tentativo di suddivisione è la così detta ” “sequenza di Hubble “, anche nota come ” diagramma a DIAPASON ” per la sua forma caratteristica ( che possiamo vedere in alto in questo articolo). Nel ” manico” del DIAPASON , Hubble inserì quelle galassie che appaiano come ellissi più o meno schiacciate , che chiamò appunto galassie ellittiche, e le indicò con la lettera E. Fine prima parte. Tratto dal libro: alle frontiere del cosmo. A cura di Gianluca ranzini.

Lascia un commento